Arriva la realtà aumentata, il nuovo modo di allenarsi

Da un’idea del maestro Gianluca Carbone, l’esperto di realtà aumentata Gian Piero Gigli, ha sviluppato un’app per l’allenamento nel tennis mediante il visual training.

L’esigenza era di replicare ciò che avviene nel mondo reale in quello virtuale, attraverso una simulazione di una macchina lanciapalle che potesse lanciare delle palline da angolazioni diverse e a differenti velocità. Tramite l’app diventa possibile trasportare con sé il campo da tennis in modo da non rinunciare mai a un allenamento o ad una partita di tennis: si può giocare in contesti diversi, su terreni in salita e discesa o sulla sabbia. Un allenamento generale può trasformarsi, quindi, in un allenamento specifico.

Grazie alla realtà aumentata vengono inseriti elementi virtuali all'interno del mondo reale. Una volta lanciata l’app, è necessario posizionare lo smartphone all'interno del visore in modo che la fotocamera inquadri il mondo reale: è questa la differenza tra realtà aumentata e realtà virtuale. La realtà aumentata permette di aggiungere al mondo reale elementi virtuali come un campo da tennis, una pallina virtuale e dei filtri inerenti al visual training.

A differenza degli esercizi che si conoscono sino ad oggi, che riguardano solo gli stimoli visivi o acustici, l’atleta si muove cercando di colpire le palline in arrivo tenendo la racchetta in mano. Gli esercizi sono fondamentali per l’allenamento della propriocettività podalica e della gestione del peso del corpo con perdita di equilibrio, in avanti e indietro, causati dal dislivello del terreno: il footwork (l’allenamento degli appoggi) è, dunque, estremizzato poiché l’atleta cerca di gestire la perdita di equilibrio. Allo stesso tempo l’allenamento è reso specifico dall'utilizzo della racchetta per colpire le palline in arrivo: senza il visore sarebbe più semplice e meno dispendioso a livello energetico.