IL GIOCO DELLA CONSAPEVOLEZZA

Il tennis è consapevolezza. La ricerca della consapevolezza tecnica, strategica, tattica, fisica, mentale e della propria personalità è il punto in comune di ogni capitolo di questo libro e di ogni mio approccio all'allenamento.

Il Tennis mette a nudo punti deboli e punti di forza. Ti fa sentire sullo stesso piano degli altri, poiché non c'è nessuno in campo a cui puoi chiedere aiuto.

Ci sei tu, le tue capacità e la tua esperienza in una situazione imprevedibile, sempre diversa dove l'unica certezza è la consapevolezza che si crea con l'esperienza.

“L’esperienza non è ciò che succede a un uomo, ma quello che un uomo realizza utilizzando ciò che gli accade.” Questa frase di A. Huxley richiama il mio motto di vita “Homo faber fortunae suae” come dicevano un tempo i Romani o anche "Fortunae robur antecellit"; e cioè che l’uomo è artefice del proprio destino, proprio come il fabbro prova a plasmare il ferro.

Non intendo dire che se uno vuole può, poiché sarebbe presuntuoso e onnipotente ma, ricorrendo all'esperienza e al proprio senso di autoefficacia, che in parte dall'esperienza deriva, può controllare il fluire degli eventi e modificarne il percorso.

La realizzazione personale implica volontà. A. Schopenhauer diceva “...asservire l’intelligenza alla volontà facendo appello alle forze irrazionali”. Nella vita serve una volontà assoluta di fare, un imperativo categorico come lo definiva Kant per raggiungere le mete e per rialzarsi quando si cade, nella piena consapevolezza della propria efficacia.

L’autoefficacia rappresenta una forte spinta ad agire, a compiere scelte, a cambiare ciò che non va; è una forza che spinge a realizzarci ben sapendo che l’esistenza spesso la farà vacillare, è un potere che dà il senso alla vita e che ciascuno di noi porta dentro di sé.

Ho preso spunto da allenatori di grande successo per elaborare programmi di allenamento che mirano a riconoscere ogni parte di sé stessi per poi svilupparne il controllo o limitarne il coinvolgimento. Dalla ricerca di un metodo semplice e chiaro, quello spagnolo di Luis Bruguera per chi ha bisogno di certezze e punti saldi, allo sviluppo degli appoggi e della propriocettività podalica di S. Sosa e A. Musulin, fondamentali per una tecnica solida. L'analisi del visual training degli optometristi posturali e comportamentali è il punto di partenza per la ricerca della consapevolezza motoria. I capitoli sullo sviluppo psicomotorio analizzano il palazzo dell'alfabetizzazione motoria dove si intuisce che non si può tralasciare nessuna lettera. Le criticità nelle perdite di equilibrio abituano ad adattarsi ad ogni situazione come sostiene E. Meyer. La metodologia americana di G. Jaramillo consiglia l'approccio monotematico per automatizzare l'apprendimento.

Le mie elaborazioni sulla base degli studi di scienze motorie, degli approfondimenti dopo e soprattutto della sperimentazione diretta prima su di me e poi su migliaia di allievi ha dato vita a “Il gioco della consapevolezza".

 

Indice

Su di me …

1     INTRODUZIONE

2     IL METODO SPAGNOLO

2.1   DA BRUGUERA A NADAL: COSI’ FAN TODOS

Anche un giocatore di medio livello può entrare tra i primi cinquanta giocatori del mondo. Partendo da questo assioma e da una metodologia specifica il padre di Sergi (due volte vincitore al Roland Garros), ha creato il metodo che è alla base dell’attuale strapotenza della Spagna, la nazione tennistica più forte del mondo. Un maestro italiano l’ha studiato a fondo e messo alla prova della scienza. E ci spiega come e perché il sistema funziona.

3     APPOGGI, EQUILIBRIO E DOMINANZE

3.1   DAGLI STATI UNITI ALLA SPAGNA. LE TEORIE SUGLI APPOGGI DA EAN MEYER A SALVADOR SOSA

3.2   PIAZZAMENTI IDEALI O PERSONALIZZATI? L’IMPORTANTE È FARE POCA FATICA

3.3   TROVA L’EQUILIBRIO STEP BY STEP

Quante volte ci siamo chiesti perché colpiamo una palla troppo avanti o troppo indietro, sbilanciandoci in una direzione o nell'altra. Con una serie di esercizi fuori dal campo, utilizzando lo step, possiamo migliorare coordinazione e appoggi

3.4   MIGLIORA IL TUO EQUILIBRIO CON LE PEDANE

3.5   BASTA FARE GLI EQUILIBRISTI

Capita spesso nel corso di un match di colpire in posizioni “precarie”, sbilanciati indietro o di lato. Per i comuni mortali è sinonimo di errore ma c’è chi tra i professionisti ne ha fatto addirittura una tecnica vincente, allenando capacità di forza e resistenza 

3.6   E TU DI CHE “PARTE” SEI?

Capita di notare come i movimenti e le esecuzioni da un lato del nostro corpo siano rapide e fluide e come tutto sia più macchinoso dal versante opposto. Tutta colpa della dominanza laterale, tipica degli sport con oggetti in movimento. Ma a questo si può rimediare. Vi spieghiamo come

4     SPINTE

4.1   METTI QUELLA PALLA AL POSTO DELLA RACCHETTA

Effettuare esercizi che mimano i colpi base con la palla zavorrata permette di abituarsi a coordinare in modo corretto il movimento delle braccia e delle gambe, ottenendo colpi più pesanti, profondi, precisi. Anche provando a impattare la pallina con la “pallona”

4.2   METTI UNA MOLLA AI TUOI PIEDI

Un’esecuzione corretta non dipende solo dalla tecnica. Movimento di gambe, appoggi e spinte sono fondamentali per migliorare qualunque giocata. Bastano pochi e semplici esercizi per dare una marcia in più ai vostri colpi

4.3   SCHIACCI IL TASTO E ACCENDI IL COLPO

Per migliorare la spinta con le gambe non è tanto necessario piegarle, come spesso si sente dire durante una lezione, ma è sufficiente agire con il piede sul terreno come se ci fosse da premere un pulsante. Ecco una serie di situazioni e di esercizi specifici

5     GLI SPOSTAMENTI

5.1   LA ROSA DEGLI SPOSTAMENTI

5.2   UN GIOCO A ZIG ZAG

Uno degli aspetti più complicati da gestire in campo riguarda la molteplicità di spostamenti che possono compromettere una corretta esecuzione del colpo. L’adeguato trasferimento del peso del corpo in corsa non è per niente scontato. Ecco perché questa azione andrebbe allenata, per non trovarsi “fuori posto” una volta in gara

5.3   NEL ROVESCIO CONTROLLA IL PESO

Nell'esecuzione di questo fondamentale la principale fonte di errore si deve allo sbilanciamento del corpo in fase di esecuzione. L’equilibrio varia a seconda che si giochi questo colpo a una o due mani, aggressivi o in sicurezza. Ecco un vademecum che ci aiuterà a limitare i passi falsi, con esercizi utili ad allenare ogni situazione

5.4   CAMMINARE O CORRERE? QUANTE ENERGIE INUTILI SPRECHI IN PARTITA?

6     TATTICA

6.1   MINITENNIS: PARTIAMO DALLA TATTICA

La strategia dovrebbe far parte dell’insegnamento di base anche per i più piccoli. Istruirli sul fine piuttosto che sul mezzo, quello che comunemente è la tecnica, è il modo migliore per allenare entrambi gli aspetti. I diversi finali dei colpi e le rotazioni sono infatti solo strumenti per raggiungere l’obiettivo. Così trasmettere il messaggio sarà più semplice, senza trascurare il divertimento

6.2   UN PERCORSO DI PREVENZIONE PER UN SANO SVILUPPO PSICOMOTORIO

6.3   MINITENNIS … PER ADULTI

Campo più piccolo, palle depressurizzate e racchette junior possono essere ottimi strumenti per imparare anche da grandi. O per aggiornare una tecnica elegante ma un po’ antiquata. Così i papà possono allenarsi con i figli più piccoli

6.4   IL PASSANTE, QUESTO SCONOSCIUTO

Infilare l’avversario che attacca proiettandosi a rete non è facile anche perché le varianti sono moltissime e la situazione di gioco non facilita il piazzamento con le gambe. Si ha poco tempo a disposizione, bisogna decidere rapidamente come colpire. Una situazione che i professionisti sono abituati ad affrontare, non altrettanto i giocatori di club

6.5   COME TE LA PASSI?

In partita, prima o poi, il momento arriva: costretti a difenderci, con l’avversario che avidamente prende la rete. Ecco che conoscere come eseguire un passante e saper analizzare i diversi attacchi può rivelarsi davvero utile

7     MENTAL TRAINING

7.1   LA TEORIA DELLE ZONE E DEI LIVELLI

7.2   TROVA IL TUO MARGINE DI SICUREZZA

Lo fanno anche i campionissimi che trattengono i loro colpi in lunghezza e larghezza per limitare al massimo gli errori. Serve a prendere in mano il gioco, a costruirsi il punto senza rischiare. Ecco come misurare la tolleranza dei propri colpi e allenarsi ad attaccare con percentuali di successo vincenti

7.3   IMPARIAMO FACENDO GOL

Allenamento e divertimento possono andare a braccetto se le logiche di esercitazione mescolano obiettivi tecnico-tattici e dinamiche ludiche che prendono spunto anche da altri sport. Questi sistemi aiutano anche a tenere alta la concentrazione come se si fosse nel pieno del match

7.4   ANALISI DEL MATCH

7.5   VITTORIA E SCONFITTA. COME INTERPRETARLE

8     CHECK UP E VISUAL TRAINING

8.1   UN CHECK UP COMPLETO PRIMA DI ALLENARSI

Come procedere e a quali esami sottoporsi prima di iniziare l’attività sportiva

8.2   L’ALLENAMENTO VISIVO

Gli anglofoni lo chiamano Visual Training, una tecnica di educazione visiva che migliora i problemi funzionali. È stato accertato che è possibile capire quando e dove vediamo il campo più largo, perché preferiamo un colpo a un altro e i fattori in comune a patologie e infortuni muscolo-articolari. Un metodo innovativo che, non a caso, ha adottato anche un certo Roger Federer

8.3   TIMING È ABILITÀ, NON TALENTO

Il giusto tempo, quello che ci permette di colpire e di far correre la palla senza troppi sforzi, non è una dote innata del giocatore ma una capacità che va allenata. Le alterazioni della vista possono quindi rappresentare un bell'ostacolo. Sicuri di vederci bene? Ecco alcuni esercizi che potranno esservi d’aiuto

8.4   RISPONDERE A OCCHI BENDATI

Servizio e risposta sono i colpi chiave del tennis moderno: quest’ultima è spesso poco allenata. Eppure si può migliorare moltissimo utilizzando il visual training che aiuta a vedere prima e meglio la palla e, di conseguenza, a non irrigidirsi nell'esecuzione

8.5   IL GIOCO AL VOLO

9     SPORT E RIEDUCAZIONE SOCIALE

In un contesto sovraffollato, multietnico e multiculturale come sono in questo periodo storico le nostre carceri l’attività sportiva ha un valore aggiunto: è un linguaggio accessibile a tutti e pertanto non esclude nessuno

10   INTERVISTE AI CAMPIONI

11   L'ALIMENTAZIONE DEL TENNISTA E NON SOLO

12   IL TENNIS SPECCHIO DELL’ANIMO

Bibliografia